Non è chiaro da cosa sia stata scaturita la rottura tra i familiari: intanto le tre donne vengono condannate a seguito delle minacce.
Pesanti le parole che sono state pronunciate da tre donne, accanite contro alcuni familiari. E’ avvenuto a Castellafiume, in provincia de L’Aquila, a giugno dello scorso anno. Le vittime dell’aggressione verbale hanno deciso di agire legalmente.
Le minacce delle donne
Tre donne – madre, figlia e una vicina – hanno iniziato ad urlare minacce di un certo peso contro tre familiari. Si trovavano per strada, in pieno giorno, sotto gli occhi e le orecchie dei residenti della zona.
Una delle donne avrebbe minacciato suo fratello e sua cognata dicendo: “Vi dovete guardare le spalle, ho l’acido pronto per voi“. Poi ancora: “Vi ficco sotto la macchina”. Successivamente all’accaduto, una delle donne ha cominciato ad accusare stati di ansia, disturbi mentali e segni di inabilità.
La denuncia
Secondo le prime indiscrezioni, pare che tra i familiari ci fossero state accuse di molestie non vere, tuttavia non è ancora stato stabilito il motivo della lite fra essi.
Intanto, temendo per la loro incolumità, le parti offese hanno presentato denuncia ai carabinieri tramite gli avvocati Luca e Pasquale Motta, del foro di Avezzano. A luglio scorso il giudice di pace ha condannato le tre donne a 500 euro ciascuna, ma il difensore Luca Sanità ha presentato opposizione alla condanna.
Adesso si attenderà il 9 settembre prossimo, giorno in cui il Gip del tribunale di Avezzano, Daria Lombardi, ha fissato l’udienza davanti al giudice monocratico del tribunale, Marianna Minotti.